Fotosensibile o Fotosensibilizzante? Differenze e significato

Partiamo dalle definizioni:

  • Una sostanza è fotosensibile se reagisce alla luce, soprattutto alla luce ultravioletta (UV), e può diventare più attiva o meno attiva, o subire cambiamenti chimici, quando viene esposta ad essa.
  • Una sostanza è fotosensibilizzante quando può causare reazioni della pelle, come eruzioni cutanee o irritazioni, quando la pelle viene esposta alla luce dopo la relativa applicazione.

Un paio di esempi

Due esempi tipici, in cosmetica, sono la vitamina C e i retinoidi.

La vitamina C è fotosensibile in quanto si deteriora a contatto con il sole (per reazione di ossidazione). Ciò non significa che il prodotto abbia effetti negativi per la nostra cute, ma li avrà sicuramente per la sostanza in sé. Ecco perché di solito viene confezionata in un tubetto opaco, che non permetta l’accesso all’aria o in una confezione con pompetta dosatrice, in modo da preservare la stabilità degli ingredienti anche dopo l’inizio dell’utilizzo. Vengono anche usate formulazioni già stabilizzate (come la forma 3-0-ethyl ascorbic acid).

I retinoidi, invece, sono fotosensibilizzanti e questo è il motivo per cui è bene applicare il retinolo durante la skincare routine serale e applicare sempre la SPF la mattina successiva in modo da proteggere la pelle da potenziali danni in caso di esposizione al sole.