1. Lo scrub al bicarbonato
È uno dei grandi classici: “basta un po’ di bicarbonato e la pelle torna liscia”. In realtà, il bicarbonato è troppo alcalino (basico). Cambia il pH della pelle, che deve restare leggermente acido, e può lasciarla disidratata e arrossata. Se dopo senti tirare, non è pulizia: è la barriera che chiede aiuto.
Meglio così: scegli un esfoliante pensato e formulato per le pelli sensibili, con acidi delicati come il lattobionico. Fanno lo stesso lavoro, ma con gentilezza.
2. Oli essenziali puri direttamente sulla pelle
Un trend che non passa mai: mettere una goccia di tea tree o lavanda direttamente sul brufolo. Peccato che gli oli essenziali, se usati puri, possano irritare anche la pelle più resistente. Su una pelle sensibile, spesso provocano rossori o vere e proprie dermatiti da contatto.
Meglio così: se ti piace la sensazione dell’olio, punta su formule con oli vegetali dermocompatibili, come jojoba o squalane, e sempre testate su pelli sensibili.
3. Le maschere peel-off al carbone
Ammettiamolo: staccare quella pellicola nera sembra soddisfacente.
Peccato che insieme al sebo porti via anche parte del film idrolipidico, cioè la protezione naturale della pelle. Risultato: pelle che brucia, tira e nel giro di poche ore produce ancora più sebo per difendersi.
Meglio così: usa maschere purificanti più gentili, con argille delicate e arricchite con attivi idratanti, come la nostra Maschera Viso Purificante.
4. Le creme solari fai-da-te
Olio di cocco, burro di karité e un po’ di ossido di zinco: su TikTok sembra una ricetta perfetta. In realtà, non offre nessuna protezione misurabile ed efficace. Le formule solari vere passano test di laboratorio complessi: farle in casa significa semplicemente esporsi al sole senza difese.
Meglio così: scegli un filtro solare dermatologico, leggero e ben tollerato. È l’unico modo per proteggere davvero la pelle sensibile, tutti i giorni, non solo d’estate.
5. Il “cocktail” di attivi mixati a caso
È il trend del momento: nel palmo della mano acidi, retinolo, vitamina C, niacinamide… e via. Ma la pelle non funziona come un laboratorio: ogni attivo ha un suo pH e un suo tempo di assorbimento. Quando li sovrapponi tutti insieme, le formule possono interferire tra loro e la barriera cutanea — già più fragile se la pelle è sensibile — si indebolisce ancora di più. Il risultato? Rossori, pizzicori, secchezza o quella sensazione di pelle che “non tollera più nulla”.
Meglio così: semplifica. Alterna i giorni, dai priorità all’idratazione e ai prodotti barriera. La pelle sensibile ha bisogno di coerenza, non di accumulo: la costanza fa molto più di qualsiasi “mix virale”.
In conclusione
I trend passano, la pelle resta. Non tutto ciò che vedi online è sbagliato, ma non tutto è adatto a te e la pelle sensibile lo fa capire subito. Seguila, ascoltala e trattala con coerenza: è il modo più sicuro per farla stare bene davvero.