NICHEL TESTED

Il nichel è contenuto in un grande numero di prodotti, dalla bigiotteria alla cosmetica e dagli alimenti ai tessuti. La dicitura “Nichel Free” non è tecnicamente corretta, in quanto le analisi di laboratorio non sono in grado di testare con certezza assoluta la quantità “zero” di nichel contenuta all’interno di un prodotto. In quest’ottica è certamente più corretto utilizzare la dicitura “Nichel Tested” che garantisce che un prodotto, anche se contiene nichel, ne rilascia sulla pelle o in altre zone del corpo unaquantità che si trova al di sotto della soglia pericolosae non comporta, dunque, alcun rischio per la salute, in quanto non assimilabile dal corpo.

LE NORMATIVE A RIGUARDO

Le norme di riferimento per il nichel sono il Regolamento (CE) n. 1907/2006, la Disciplina sanzionatoria Regolamento REACH, Norma EN 1811:2011 e Norma EN 12472:2009.

Esse stabiliscono che i limiti di rilascio del nichel, per la cosmetica, sono lo 0,5 μg/cm2/settimana per i prodotti destinati ad entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle. Qualora in questi prodotti vi sia un rivestimento “nichel tested”, tale rivestimento deve garantire che il tasso di cessione di nichel consentito non venga superato per un periodo di almeno due anni di uso ordinario dell’articolo. In conclusione, quindi, anche se un prodotto è "nichel tested", ciò non garantisce che sia privo di nichel e potrebbe ancora causare reazioni allergiche in alcune persone.

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